Modele’s, Seattle
Il fascino dell'abbandono
Fascino per i luoghi abbandonati: un’emozione da molti condivisa, un’esperienza spesso sperimentata durante l’infanzia: quel misto di paura, eccitazione e meraviglia nello scoprire un luogo fuori dal tempo.
Un’irresistibile attrazione verso i luoghi abbandonati che personalmente non mi ha mai lasciato da quando, bambina al Lido di Venezia, scoprii con gli amici dell’epoca un passaggio tra i cespugli che accedeva ad un’altra dimensione: così l'ho vissuta in quel momento e così è ancora per me oggi: la possibilità di rivivere un non-tempo, un tempo parallelo a volte simile ai sogni.
Quel passaggio conduceva all'interno del parco dell'hotel Hungaria abbandonato da anni: un hotel in stile liberty, come tante ville del Lido della prima metà del Novecento. Si poteva accedere alle sale da una finestra chiusa con assi di legno e si veniva catapultati in un’altra dimensione.
Il mio lavoro artistico “maturo” ha spesso un legame con tutto ciò che è abbandono: uno spazio, un oggetto, un luogo, un corpo. Oggetti, luoghi e corpi sono per me parte di un'unica visione.
Non ho mai cercato delle ispirazioni, o non l’ho mai fatto coscientemente: le occasioni per lavorare ad una determinata idea sono spesso …capitate, ed io ho sempre colto l’”occasione”.
Nel mio studio custodisco un archivio con una serie quasi illimitata di immagini scattate di persona all’interno di edifici abbandonati in alcune isole veneziane o in ville disabitate del Portogallo, in luoghi dimenticati nelle isole siciliane o di edifici/oggetti in disuso nella zona industriale di Marghera.
Villa Hériot
Progetto-manifestazione “Venezia e la laguna” nato nella primavera del 2019 tra un gruppo di artisti, alcuni poeti e scrittori legati per motivi diversi a Venezia, che hanno a cuore la salvaguardia di un ecosistema unico al mondo e il destino della città come quello della città lagunare.
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